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Nel 2014 ci furono un po' di eventi spiacevoli nella mia vita. L'ultimo di quell'anno fu nel mese di settembre.

Fu quello che mi destabilizzò più di tutti, quello che ad un tratto mi portò a chiedermi:

Chi è Cinzia?

Porsi la domanda alla persona che , in quel momento, mi era più vicina. L'unica che sapeva cosa stava succedendo e l'unica che perdeva il suo tempo ad ascoltarmi.

 

Mi rispose:


Ciao Alessandra!
Non te la ricordi Cinzia?
Quella ragazza a cui piace la montagna, quell'amica con cui condividere una piacevole giornata.
Quella che si butta in imprese al limite delle proprie capacità ma ce la mette tutta e poi ne è proprio contenta!
E' una persona sincera, gentile, disponibile ad aiutare chi ne ha bisogno, anche in momenti per lei complicati.
E' quella che abbraccia la montagna!
Te la ricordi?
Se la vedi adesso, magari un po' triste, non farci caso, sa sorridere e presto lo farà di nuovo!

Ciao Alessandra!

Sì, perchè quello è il mio primo nome.

Quello di cui una volta andavo fiera, perchè voleva dire "protrettrice degli uomini" e derivava da Alessandro Magno, grande condottiero.

È un nome che indica un'indole da lottatore, una mente brillante, che ha voglia di avventura, ma è anche un sognatore pieno di generosità, orgoglio e fascino.

Non te la ricordi Cinzia?
Forse un tempo lo dimenticai, quando mi fu tolto per qualche strana legge di virgole e non virgole.

In famiglia se ne parlava, ma mai nessuno mi chiamava così.

Però infondo a me piaceva, più di Alessandra.

Così, appena ebbi la possibilità, mi recai all'anagrafe e lo feci ripristinare.

A parte "nativa di Cinto", non ha un vero e proprio significato. Vista la mia curiosità verso le divinità Greche la cosa non mi dispiace.

Si dice che le persone il cui nome è Cinzia, sono molto metodiche e attente ai dettagli, mettono l'amore sopra ogni interesse, amano viaggiare e dedicare tempo a se stesse.

Diciamo che facendo un mix tra Alessandra e Cinzia, viene fuori un po' la mia descrizione.

Anche se io, nel descrivermi, sarei stata più negativa. Ho un po' questa difficoltà a vedere il bicchiere mezzo pieno, per quanto riguarda me stessa.

Non lo chiamo pessimismo, realismo basato sull'auto critica e sul pensiaero che c'è sempre un margine di miglioramento.

Questo forse, anche grazie a mio padre che fin da piccole ci diceva "puoi fare di più"

Nata nel 1986, scrivo da quando ne ho memoria.

Scrivo più che altro, per mettere chiarezza ai miei pensieri, per ragionare e lasciare che gli avvenimenti scorrano. Come la biro sopra i fogli.

Anche se utilizzo un blog, un sito o qualsiasi altro mezzo tecnologico, ho ancora un lato che si dedica alla vecchia maniera.

Le cose più intime le scrivo a mano su di un quaderno.

Tempo fa scrivevo questo:

Scrivo perché ho bisogno di esprimermi...
Scrivo perché è l'unica cosa che so fare...
Scrivo perché cerco risposte, consigli, opinioni...
Scrivo perché so che qualcuno legge..
Scrivo perché mi piacerebbe sapere il pensiero di chi legge...

In qualche angolo, penso ancora queste cose, ma con una maturità diversa che in questo momento non so spiegare.

Ed eccomi qua nuovamente a scrivere nel tentativo di progettare un sito o qualcosa di simile.

Non mi dispiaceva il mio precedente blog, anche se da un giorno all'altro l'ho cambiato completamente rendendolo un po' più sobrio.

Era solamente troppo statico per la mia mente troppo dinamica.

In più mi sono resa conto di aver acquisito una nuova maturità, rendendomi conto che quel che scrivo, forse dovrei scriverlo con una nuova linea.

Così inizia una nuova avventura....

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